Sicuramente ad oggi tra i contratti incerti, l’inflazione che sale, guerre, pandemie, costo della vita a 1500€ con stipendio medio a 1.550 € al mese e la continua fuga dei talenti dal nostro paese, il mercato del lavoro non è tra i più rosei.
Ma concentrarsi sul negativo serve a poco, come disse il famoso, tal dei tali:
“Il mondo non è come dovrebbe essere è così com’è. Come tu lo gestisci fa tutta la differenza”
o qualcosa di simile.
Quindi al netto di tutto, cerchiamo di capire insieme come strutturare una carriera lavorativa in Italia, nel 2022; su cosa puntare e come ottenere le skill (abilità) necessarie.
Su cosa puntare.
Partiamo col chiederci: Quali sono i mercati del lavoro in cui c’è maggiore richiesta?
Girando un po' per il web possiamo trovare diversi elenchi; da linkedIn che stila una lista delle 25 posizioni lavorative più ricercate, al corriere della sera che riporta i risultati di Randstad o ancora, a quotidiani come money che ne fanno una classifica.
In generale, possiamo notare che vi sono diversi “buchi”, che non tutti i lavori necessitano di lauree specifiche (sebbene in molti casi risulti un valore aggiunto notevole), ma che, in particolare, la rivoluzione digitale ha portato ad un'enorme richiesta di professionisti in ambito ICT - Internet Comunication Tecnology.
Unendo questi dati all’emergere della pratica di smart working, che permette di lavorare ovunque, alla “facilità” di ricevere formazioni di qualità, che permette di essere spendibili sul mercato anche solo dopo 6mesi/1anno, alle RAL di ingresso intorno ai 25.000, con maggioranza di contratti a tempo indeterminato, il settore digitale è sicuramente quello su cui puntare, per stabilità, remunerazione e continuità lavorativa.
Ma cosa fare?
Se si prova a googlare “figure professionali ambito ICT” si trovano diversi elenchi, finanche il Dizionario delle professioni ICT, in tutti risultano nomi come Business Analyst, Back-end Developer, System Architect, ICT Security Manager e molti altri. Se non si è avvezzi a questo mondo e tutte queste sigle e definizioni vi risultano molto simili all’aramaico non spaventatevi è normale. Cerchiamo di capire un attimo. Fissiamo un punto di partenza. Se dobbiamo cominciare un nuovo percorso da zero, senza sapere nulla di informatica e varie, sicuramente non possiamo, né sapere cosa sia un ICT security manager, né sperare di arrivare a quella posizione nell’arco di breve tempo. In questo caso, partendo da zero, le posizioni più “accessibili” sono sicuramente quella di developer, lo sviluppatore vero e proprio oppure di designer (di cui però parleremo un altra volta)
Successivamente, entrati nel mercato del lavoro e acquisita l’esperienza necessaria, si avrà modo e tempo di conoscere le altre figure, gli altri ambiti e in caso, specializzarsi e spostarsi di nuovo se non aprire partita iva e lavorare come freelancer.
Di developer ve ne sono di diverso tipo, aulab ne fa una descrizione; diciamo che (non me ne vogliano gli esperti del campo) possiamo dividerli in 4 macro aree di media accessibilità:
Back - end developer - riguarda la programmazione che l'utente non vede.
front - end developer - riguarda l’interfaccia con l’utente.
Full stack developer - fa entrambe le cose.
Altro developer ( devops, etc.)
Tendenzialmente si entra come uno dei primi due e, se si vuole, si integra l’altro nel tempo e con l’esperienza per passare al terzo, o ci si specializza.
Ma cosa si deve fare praticamente per accedere al lavoro?
Studiare o fare un corso di 6/12 mesi che ti insegni una delle tecnologie più ricercate, diventare bravino e cercare lavoro.
Bene. Ma quali tecnologie e come studiare efficacemente?
Skill e dove “trovarle”.
Stiamo quindi parlando di sviluppare delle skill, abilità, in ambito di programmazione. Questo vuol dire studiare un linguaggio di programmazione e imparare ad applicarlo.
Esistono letteralmente 2500 linguaggi di programmazione diversi. Quale scegliamo?
Se ci interessa più il lato “meccanico” delle applicazioni e dei software, quindi la parte back-end abbiamo moltissime opzioni ma le più usate come descritto da blog4app sono: Javascript, Python, Java, c#/.net, PHP, C++.
Se ci interessa più la creazione dell’interfaccia e l'interazione con l’utente, quindi la parte più front-end abbiamo HTML, CSS, Javascript e nuovi framework.
Ultimamente un’altra tecnologia molto ricercata è il Cloud computing descritta molto approfonditamente da Reevo.
Una volta scelto il linguaggio di programmazione da cui iniziare (solitamente si consigliano java, javascript, python) come mi formo per entrare nel mondo del lavoro?
Sia chiaro. La Laurea sarà sempre il primo consiglio, il più efficiente percorso per raggiungere il mondo del lavoro ed essere competitivi. Detto ciò per entrare in questo mondo in breve tempo possiamo adoperare valenti piattaforme per studiare online come udemy, edX, Udacity oppure cercando nella propria città corsi gratuiti per diventare developer (minimo 200, meglio 600 ore). Si sconsigliano generalmente i corsi di breve durata o troppo intensi, le nozioni devono essere forti, stabili e usabili con confidenza, altresì è bene seguire un percorso “serrato”, nel senso di porsi l’obiettivo di concludere il corso in tempi prestabiliti e dedicarvisi con coerenza.
Cambiare lavoro, così come molte altre cose non sempre avvengono di colpo o in modo semplice, spesso sono un percorso di innovazione ed evoluzione, che avanza per piccoli passi, dei gradini, come leggere questo articolo, a volte nemmeno li vediamo, ma danno inizio ad un
cambiamento e gradino più gradino con costanza e dedizione si può fare tutto, insieme poi si va anche più veloci.
E tu? sai già cosa fare? Hai ancora dei dubbi? Prenota una sessione di career consulting e insieme potremo chiarire i tuoi dubbi ed esplorare le varie possibilità di innovazione.
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